martedì, marzo 14, 2006

 

La "sfida" Berlusconi-Prodi

... ancora ci deve essere e già viene a noia.
In effetti quella di stasera che cosa sarà? Personalmente sono attratto soltanto dagli aspetti puramente comunicativi della cosa.
Visto che sarà un incontro dialettico alla (pseudo) americana, è presumibile che la vis mediatica del Presidente del Consiglio finisca per prevalere in quanto più vicina alle corde del modello seguito (direi non più paradossalmente, visto lo scontro avvenuto con Lucia Annunziata domenica, in una intervista di più ampio respiro). Quindi Prodi avrebbe solo da perdere da questo confronto. Un punto di merito, questo, anche perché riporta un precedente di dialogo nell'opportunismo del non confronto iniziato nel 2001 dallo stesso Verlusconi, in vantaggio su Rutelli.
Detto questo, è naturale che non si spostino grossi voti per l'uno o per l'altro. Il principale vantaggio che i due contendenti possono trarre dalla loro sfida a due deriva dal colpo di collante che in questi casi viene dato alle rispettive "tifoserie": non emergeranno elementi valutativi nuovi, ma ci sarà un far gruppo che è già avvertibile nell'attesa diventata ormai spasmodica (sembra che il mondo non possa sopravvivere senza questo dibattito). Ma è presumibile che la vittoria mediatica di Berlusconi, se ci sarà e nella prospettiva testè prospettata, sarà di misura. Pochi degli indecisi verranno indirizzati a questo o a quel voto. Per loro varranno più le sensazioni dell'ultimo minuto ed è prevedibile che le loro preferenze si sposterano più o meno verso il centrodestra o il centrosinistra in proporzioni analoghe a quelle di chi ha già espresso indirizzo di voto.

Se non vi interessate di comunicazione ed elementi psico-sociologici di massa, domani sera potete tranquillamente andarvene al cinema o dove preferite.

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