domenica, febbraio 12, 2006

 

Il "falso" vantaggio del centrodestra

Ieri, intervenendo ad Ancona ad una convention di Forza Italia, Berluscono ha giocato la carta dell'immagine del "sorpasso" nei confronti dell'Unione.
Lo scopo evidente è quello di serrare le fila dei suoi sostenitori, attraverso un messaggio del genere "possiamo farcela, ce la stiamo facendo! abbiate fiducia". Non certo un discorso alla Braveheart, ma del resto la compagnia cui si rivolgeva il Presidente del Consiglio non somigliava certo all'orgoglioso esercito scozzese del film di Mel Gibson.

Da rainews24.rai.it:
Ancona, 11 febbraio 2006

"Vi voglio dire che abbiamo commissionato un sondaggio ad un'azienda americana e vi posso dire che siamo in testa!". Lo ha annunciato il premier Silvio Berlusconi intervenendo ad un comizio di Forza Italia ad Ancona.

Sull’onda dell’entusiasmo Berlusconi ha poi detto: "Churchill ci ha liberato dai nazisti, Silvio Berlusconi ci libera dai comunisti".

Poi ha attacco il leader dell’Unione Romano Prodi: "E' un uomo di facciata", nel caso di vittoria del centro-sinistra "sarà presto spostato da un governo dove i comunisti, sempre gli stessi uomini, sono comandati da D'Alema".

"La sinistra utilizza contro di noi i dati delle statistiche elaborati dall' Istat. Ma la dirigenza dell' istituto nazionale di statistica è tutta nominata proprio dalla sinistra".


La simpatica scenetta ripresa da tutte le televisioni si presta in realtà a critiche sotto diversi punti di vista.
Innanzitutto la settimana scorsa proprio Berlusconi negava la validità dei sondaggi e soprattutto individuava una nuova categoria di nemici dell'Italia e della libertà: dopo le toghe rosse, i giornalisti rossi, le cooperative rosse, arriviamo adesso ai sondaggisti rossi. Il mondo è diventato comunista e non ce ne siamo accorti, sarà una carenza di comunicazione da parte dell'apparato bolscevico al potere...
I sondaggi sono stati utilizzati nelle ultime campagne elettorali un po' da tutti ovviamente a seconda della convenienza. La maggiore innovazione politica (per l'Italia) introdotta da Berlusconi fu proprio il ricorso ai sondaggi utilizzati a mo' di volano per consolidare la convinzione della sua superiorità nell'opinione pubblica.
E l'attendibilità dei propri sondaggisti, a naso sempre piuttosto vaga, ha subito varie vicissitudini. Come non ricordare i fuori onda trasmessi da Striscia in cui un esagitato Luigi Crespi faceva un tifo sviscerato per il proprio committente, o la triste scenetta delle bandierine rosse e blu di Emilio Fede?
Lo stesso Luigi Crespi dovette poi affrontare una bella grana il 28 settembre 2005. Da repubblica.it:
MILANO - L'analista e sondaggista Luigi Crespi è stato arrestato questa mattina nel capoluogo lombardo, da agenti della Guardia di finanza. L'inventore della precedente campagna elettorale di Silvio Berlusconi (quella del contratto con gli italiani e di "meno tasse per tutti"), è finito in manette nell'ambito dell'inchiesta sul crac da 35 milioni di euro della sua Holding di comunicazione, la Hdc, che contava circa 400 dipendenti, e che poi è finita in bancarotta.

Per questa vicenda l'imprenditore risultava indagato da oltre un anno. Il reato che i due magistrati incaricati dell'indagine, Roberto Pellicano e Laura Pedio, gli contestano è bancarotta fraudolenta aggravata e falso in bilancio per aver distratto circa 15 milioni di euro e aver "truccato" il bilancio di esercizio del 2002 di Hdc, la holding della comunicazione dichiarata fallita nel marzo dell'anno scorso. Nella stessa inchiesta sono indagati anche l'ex amministratore delegato della Banca Popolare Italiana (allora Bipielle), Gianpiero Fiorani, l'ad di Efibanca Enrico Fagioli e, per bancarotta preferenziale, Fulvio Pravadelli, manager di Publitalia.

Ma a far finire in carcere il sondaggista sono stati i timori dei magistrati di una recidiva e di un inquinamento delle prove raccolte. Infatti, come riporta il gip nell'ordinanza, Crespi dopo il fallimento di Hdc avrebbe di nuovo falsificato il bilancio del 2003 di CI & CI, la società attiva nel campo della comunicazione e che avrebbe creato insieme a Ekma Ricerche srl e "che di fatto gestisce per il tramite di prestanomi".


In particolare nell'ordinanza si evidenzia "la capacità" di Crespi di "strumentalizzare gli organi di stampa facendo filtrare le notizie non corrispondenti al vero e tali da compromettere l'andamento delle indagini". Senza contare che Crepi continua a mantenere "contatti con i giornalisti nella speranza di acquisire notizie circa l'andamento delle indagini".

"L'arresto di Crespi è scattato per il timore di un possibile inquinamento delle prove e per il rischio di reiterazione del reato", hanno spiegato gli investigatori. "L'inchiesta era in corso da oltre un anno Crespi aveva acquistato diverse società sovrastimandone il loro reale valore, e creando così un dissesto finanziario poi tentato di arginare falsificando bilanci. Oltre alle sopravvalutazioni, abbiamo scoperto anche delle distrazioni di denaro: alcune somme erano arrivate nelle tasche sue e di alcuni familiari".

Di fronte alla notizia dell'arresto, i familiari dell'imprenditore hanno espresso la loro "piena fiducia nella magistratura: siamo convinti che quanto accaduto costituisca il compiersi di un percorso che porterà alla messa in luce della verità sui fatti legati alla vicenda Hdc". Quanto al protagonista della vicenda, ecco le sue parole riferite dal legale, Stefano Toniolo: "Sono due anni che ricevo torti, forse questo è il meno grave tra tutti quelli subiti. Lo affronterò con serenità per dimostrare che sono una persona per bene, né un ladro né un criminale e che, anzi, in questa vicenda, io sono parte lesa".

In attesa di conoscere l'esito della vicenda, l'epilogo di oggi sancisce comunque la crisi profonda che ha investito un personaggio che per anni è sembrato vincente. Funzionario del Pci fino al 1989, poi affascinato da Bettino Craxi, Crespi - attraverso Datamedia, la sua società di rilevazioni statistiche - diventò celebre negli anni Novanta. Anche attraverso il sodalizio con Silvio Berlusconi, risalente al 1993: per il Cavaliere fu prima consulente per la comunicazione, poi sondaggista fedele. In seguito, attraverso il consorzio Nexus, ottenne incarichi dalla Rai e dalla presidenza del Consiglio. E alla fine, dopo una serie di incauti acquisti di società concorrenti, arrivò il crac.

Crespi è noto anche al grande pubblico, soprattutto per gli exit poll elettorali di Datamedia. Tra gli episodi più celebri quello del voto regionale del 1995, quando al Tg4 Emilio Fede, in base alla indicazioni di Crespi, piazzò bandierina del centrodestra in quasi tutte le regioni italiane. Salvo poi scoprire che la maggioranza era andata invece al centrosinistra.
Insomma, prima i sondaggi erano il pane per il Cavaliere, poi sono arrivati i sondaggisti rossi e, forse perché in Italia non si trovavano più istituti affidabili, si è rivolto ad uno statunitense. Non nominato.
Pur prendendo per buono tutto questo, succede che in settimana sono stati pubblicati diversi sondaggi tutti in favore dell'Unione che avrebbe la maggioranza dei voti con una percentuale oscillante tra il 51% ed il 52,5%.

Potete visionarli direttamente
qui:


Se perciò, avendo notato dai sondaggi un certo recupero ed avendolo associato al tema delle accuse al vetriolo verso il centrosinistra, Berlusconi aveva cercato di proseguire con maggiore veemenza su quella strada, si può desumere come il nesso non sussistesse o come in ogni caso non sia in grado di fornire al centrodestra ulteriori margini di consensi in tal senso.

Una ultima nota di colore. Sono davvero rimasto impressionato dalla folta chioma del Presidente del Consiglio. Sembra che si impegni al massimo, qui con successo, per somigliare alle ammiccanti foto dei manifesti elettorali che lo hanno celebre sin dal 1994. Devo dire che si intonano perfettamente al sorriso, altrettanto costruito, con cui intride i propri discorsi (non so quanto cià si riveli utile e quanto controproducente per lui, in altre parole). In confronto Prodi che si tinge i capelli fa davvero tenerezza.

~


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